Neri-SelleItalia-KTM, Bongiorno torna a correre dopo un anno di assenza: “Grazie a Visconti e Citracca mi sento rinascere”

Grande ritorno per Manuel Bongiorno. Fermatosi al termine del 2017 per mancanza di offerte concrete, l’ex Bardiani – CSF riparte dalla Neri – Selle Italia – KTM, nuovo nome del team di Angelo Citracca e Luca Scinto. Una opportunità importante per lui, che dopo sette mesi in maglia Sangemini – MgKvis era stato costretto ad appendere la bici al chiodo. Un anno dunque lontano dalle corse per il corridore calabrese, che nel frattempo aveva iniziato a lavorare in un ristorante, prima di tornare ad inseguire il suo sogno di rientrare tra i professionisti.

“Al termine del 2017 stavo portando avanti delle trattative con alcune squadre, ma non erano sono a buon fine, quindi ho deciso di smettere – racconta ai microfoni di Ultimo Chilometro – Ho ricominciato con una nuova vita, ho fatto un corso di specializzazione in una scuola di alta cucina e dopo un paio di mesi ho trovato un posto di lavoro in un ristorante che era aperto solo la sera. Ero soddisfatto del mio lavoro, poi dopo 3-4 mesi di inattività ho ricominciato a pedalare per il semplice gusto di farlo. Mi sono accorto che avevo ancora un buon livello nonostante qualche chilo di troppo, e così, uscita dopo uscita, mi sono reso conto che dovevo rimettermi in gioco. Ho quindi ricominciato ad allenarmi come un professionista. Uscivo in bici dalle 8 alle 14, mi riposavo un’ora e poi andavo a lavorare dalle 16 fino all’una di notte. Mi sono reso conto che volevo tornare a fare la professione che ho amato fin da quando ero bambino, e in questo devo ringraziare la mia ragazza e i miei genitori che mi sono stati vicino”.

La difficoltà maggiore è stato ritrovare la voglia e la passione dopo una stagione difficile, a livello sportivo, ma forse ancor di più a livello psicologico. Passare dall’essere una promessa, che tra i dilettanti duellava con alcuni big del futuro, all’essere senza contratto non è stato per lui semplice. Così come il rientro alle corse nel 2017, a stagione già iniziata, con una formazione di terza divisione: “Quello alla Sangemini è stato un anno molto sfortunato. Questo nostro ciclismo è frenetico, bisogna sempre dimostrare, e purtroppo molti risultati non sono arrivati. Però mi ritengo fortunato, perché durante questo anno lontano dalle corse mi sono reso conto di quale sia la vita reale, e di quanto io sia fortunato a fare il lavoro del corridore, quindi sono entusiasta di ricominciare, e soprattutto ho un approccio migliore, una mentalità diversa per non ripetere gli errori del passato. L’anno alla Sangemini è stato abbastanza duro, sono entrato a calendario inoltrato e la squadra non poteva pagarmi uno stipendio, quindi ho deciso di fare un sacrificio. Non è stato facile affrontare la stagione. In una formazione di categoria Continental ci si scontra con realtà nettamente più grandi della nostra, ed era davvero difficile affrontare questa situazione a livello mentale. Vedevo tutto nero, e ho imparato che la negatività porta altra negatività. Ho avuto un approccio sbagliato ed è andata come è andata”.

Un periodo difficile che era arrivato dopo alcune difficoltà già vissute in precedenza, che lo avevano portato ad accumulare errori e problemi: “Nei miei primi anni, forse sulla scia dell’entusiasmo, andava sempre tutto bene a livello di risultati, poi il mio errore è stato quello di essere troppo ambizioso. Ero troppo duro con me stesso, quindi quando vedevo che le cose non andavano bene mi autopunivo perché credevo di non essere all’altezza. Quando le cose non andavano bene al 100%, invece, vedevo solo il lato negativo e non quello positivo. Poi ci sono state altre cose che hanno influenzato la mia vita e il tutto è sfociato in problemi alimentari. Ero all’ultimo anno con la Bardiani-CSF e il mio fisico ne ha risentito moltissimo, non ci capivo più nulla”.

La rinascita anche grazie a quello che ora sarà il suo capitano, Giovanni Visconti, con il quale ha ripreso ad allenarsi e che ha spinto per volerlo al suo fianco nella sua nuova avventura. “Lungo il mio percorso di crescita ho trovato un grande amico come Giovanni Visconti – si entusiasma Bongiorno – Con lui c’è sempre stata una grande amicizia, fin da quando era alla Movistar. Durante questo anno di inattività ho iniziato ad allenarmi insieme a lui, mi ha aiutato a migliorare e a scoprire dei lati atletici e mentali che non pensavo di avere. Mi ha messo in contatto con Angelo Citracca, che mi ha dato fiducia, e gliene sono debitore, perché non ha solo contribuito a farmi andare avanti nella mia carriera, ma ha anche contribuito a far rinascere una persona. Ora Giovanni è anche il mio capitano, quindi è una situazione perfetta per me”.

Per quanto riguarda le corse l’esordio è previsto per la Vuelta a San Juan tra poche settimane, prima del ritorno in Europa per partecipare alla prima corsa italiana, il Trofeo Laigueglia, in programma domenica 17 febbraio. “In seguito, decideremo il calendario in base agli inviti che riceveremo”, conclude.

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